Santuario del Marzale: gli affreschi
La Madonna del Latte e l'altare maggiore
Si tratta di una delle frequenti Madonna del Latte che nei secoli del medioevo e fino al concilio di Trento venivano raffigurate in numerose chiese.
La Vergine è seduta e porge il latte al Bambino che tiene sulle ginocchia; questi guarda la Madre chinata dolcemente sopra di lui, e tiene con una manina un piccolo fiore. Il gruppo prende rilievo sopra uno sfondo che finge una nicchia e, tutto l'affresco è leggermente incorniciato da una fascia decorativa rettangolare.
Quanto alla datazione del dipinto, dovrebbe ascriversi al Quattrocento (Alpini).
L'immagine veneratissima fu trasferita all'altare maggiore dalla cappella di destra dopo il 1659, incastonandola in una cornice di stucco barocco con due angeli cariatidi.
La mensa in scagliola con l'Assunzione è firmata da Pietro Solari e vi è riportata la data 1711.
Parete settentrionale
Gli affreschi della parete settentrionale sono sette e si tratta di ex-voto probabilmente disposti in ordine cronologico dai più antichi verso la cappella ai più recenti verso la parete di controfacciata, databili al XIV e XV secolo.
Il primo affresco presenta una una Madonna del Latte seduta in trono ed un Santo Ignudo, forse San Sebastiano (Lucchi) non del tutto integro; il secondo ripete il tema della Madonna del Latte e manca di alcune parti a sinistra ed in basso; il terzo, di dimensioni minori, si sovrappone in parte a questi due: rappresenta lo sposalizio di Santa Caterina; trattasi verosimilmente di Santa Caterina vergine e martire di Alessandria e non Santa Caterina da Siena (Zavaglio) ed è raffigurata con la Vergine Maria con il Bambin Gesù a destra che le porge l'anello; a sinistra vi è dipinto un giovane con cappuccio e tunica militare. I costumi sono trecenteschi ed è presente anche uno stemma, quello della famiglia Terni di Crema. Sotto questo affresco appaiono tracce di altro affresco, che perciò è di epoca anteriore.
Passando oltre la porta laterale vi sono tre affreschi non del tutto integri e rappresentano ancora il tema della Madonna del Latte e due Maestà, ossia la madonna seduta in trono con il bambino sulle ginocchia. Esisteva anche un quarto affresco di cui rimane traccia in un frammento di Santo con libro.
Parete meridionale
Si tratta di due fasce con quattro riquadri cadauna; quelli superiori contengono altrettanti affreschi. I primi due sono i più interessanti e rappresentano: il primo una Madonna seduta in Trono con Bambino, e l'offerente inginocchiato davanti; il secondo rappresenta in due zone due opere di misericordia: dar da mangiare agli affamati e dar da bere agli assetati. Sono dotati di epigrafi che riportano la data del 1580. Gli altri due rappresentano due Grazie ricevute.
Sulla fascia sottostante solo il primo riquadro contiene un affresco, rovinato dall'apertura, vi si nota San Francesco.
Gli altri affreschi
Sotto il portico esterno sono rappresentate alcune stazioni della Via Crucis. i Segni della Passione e le raffigurazioni della Madonna Addolorata e San Francesco, opere settecentesche di Tommaso Picenardi (padre del più noto Mauro).
La cappella cimiteriale sul piazzale contiene sulla parete di fondo l'immagine della Beata Vergine del Carmelo col bambino e le anime del purgatorio, mentre ai lati vi sono stati dipinti Sant'Imerio vescovo (il patrono di Ripalta Vecchia) e San Sebastiano.
La cappella dell'apparizione (o Madunina da le óche) riporta sul fondo la Beata Vergine Maria con la pastorella.
Ultimo aggiornamento:
26/09/2017