Monumento ai Caduti
Fu voluto dal "Comitato Pro Erigendo Monumento di Caduti di Madignano", per conto della locale sezione dell'Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'internamento e dalla guerra di liberazione, allo scopo di ricordare quarantacinque madignanesi e ripaltesi caduti durante le due guerre mondiali.
Il monumento rappresenta una pregevole Pietà, in marmo travertino romano chiaro ed è stato realizzato dallo scultore soresinese Leone Lodi.
Alla sinistra della Pietà figurano i nomi dei Caduti; alla destra la scritta
NEL TRENTENNALE DELLA RESISTENZA
MADIGNANO
AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE
Il monumento fu inaugurato alla presenza delle massime autorità civili e militari il 19 ottobre 1975.
I nomi riportati si riferiscono sia ai Caduti di Madignano sia ai Caduti di Ripalta Vecchia, ma solo quelli militari; non vengono riportati, invece, i Caduti civili (es. morti per bombe, mine, ecc.).
- guerra 1915/1918: Francesco Acerbi, Antonio Aramaschi, Davide Benelli, Luigi Benelli, Achille Bettoni, Angelo Braguti, Francesco Bressanelli, Angelo Castellazzi, Rosolo Cremonesi, Luigi Cè, Pasquale Fortini, Angelo Guerini Rocco, Bernardo Guerini Rocco, Enrico Guerini Rocco, Giovanni Guerini Rocco, Agostino Lodigiani, Fancesco Marchetti, Giuseppe Pagliari, Pasquale Piantelli, Ernesto Pizzo, Agostino Riboli, Ettore Riboli, Luigi Sangiovanni, Carlo Valdameri, Giuseppe Valdameri, Vittorio Venturelli, Andrea Vecchiotti, Vincenzo Viscontini, Angelo Zagheno, Antonio Zucchetti.
- guerra 1940/1945: Giuseppe Aschedamini, Vincenzo Bianchessi, Agostino Biondini, Angelo Biondini, Luigi Bombari, Angelo Bressanelli, Agostino Cè, Antono Daviddi, Mario Foglio, Alessandro Guerini Rocco, Antonio Locatelli, Mario Lodigiani, Raffaele Lucini Paioni, Andrea Rossi, Francesco Tessadori.
Il Viale delle Rimembranze
La proposta di creare in tutti i centri abitati d'Italia un Parco o un Viale della Rimembranza, per ricordare e onorare i caduti della prima guerra mondiale, fu lanciata nel 1922 da Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione.
Il 27 dicembre 1922 il Ministero della Pubblica Istruzione inviava a tutti i regi Provveditori agli Studi una lettera circolare con la quale veniva richiesto:
"[...] che le scolaresche d'Italia si facciano iniziatrici di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza. Per ogni caduto nella grande guerra, dovrà essere piantato un albero; gli alberi varieranno a seconda della regione, del clima, dell'altitudine [...]".
Il giorno successivo lo stesso Ministero fece pubblicare sul Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922 una seconda circolare, la n. 73, nella quale vennero illustrate le "norme per la costituzione dei Viali e Parchi della Rimembranza". L'idea aveva trovato la prima attuazione nella città canadese di Montreal dove, dopo la Grande Guerra, era stata creata una Strada della Rimembranza fiancheggiata da alberi.
Scriveva Lupo riferendosi all'esempio canadese a cui si ispirò per la sua proposta:
"Ogni albero apparisce oggetto di cure gelose: lo spazio di terra all'intorno è rimosso di fresco e ben lavorato; il tronco è protetto da una solida armatura; sul tratto orizzontale di questa, ad altezza d'uomo, è infissa una targa di ottone, dove scintillano un nome e una data: il nome è di un Caduto nella Grande Guerra, la data è quella del combattimento e della morte".
L'iniziativa fu accolta a Madignano negli anni trenta del XX secolo: fu individuata nel proseguimento di via Roma, all'epoca priva della continuazione verso via Dante Alighieri realizzata cinquant'anni dopo, principale accesso provenendo da Crema; vi furono piantati 38 tigli quanti i Caduti di Madignano e Ripalta Vecchia durante la prima guerra mondiale.