Chiesa di san Pietro in vincoli: le origini
La fortuna e lo sviluppo del borgo di Madignano sono legati strettamente alla fondazione del monastero dei Benedettini Cluniacensi avvenuta verso la fine del secolo XI (tra il 1079 ed il 1095) in seguito all'impulso dato dalle edificazioni di altri monasteri ad Ombriano e a Crema (quello della Santissima Trinità)
Il nucleo primitivo dell'antica chiesa benedettina (che non assurse mai al titolo di Abbazia ma rimase priorato fino all'allontanamento dei monaci, avvenuta verso la metà del 1400), è stato individuato durante i lavori di restauro del 1972-1973, evidenziando, in corrispondenza della facciata laterale, la presenza di strutture murarie, di circa 5 metri di altezza, realizzate in pietra e tavelle posate a spina di pesce, coperte con tetto a capanna (struttura forse addirittura antecedente l'arrivo dei monaci). Queste strutture vennero inglobate quattro secoli più tardi nella chiesa costruita a partire dal 1494, sotto il favore del Cardinale Giulio della Rovere (1453-1513), secondo commendatario di Madignano, divenuto in seguito Papa Giulio II. Egli, trovando la chiesa benedettina "cadente ed in rovina", ordinò un sostanziale adeguamento dell'edificio ponendo a fine lavori, sulla facciata, un'epigrafe: "R.mus D.D. Iulianus Epus Ostiensis Cardinalis San Petri ad Vincula Major entiam hoc sancellum inveteretum ad divutum fieri ordinavit anno 1494".
Ultimo aggiornamento:
10/05/2019