Impariamo a conoscere la donazione del sangue

  • L'Avis è una Associazione privata che persegue scopi e finalità di pubblico interesse.
  • Avis vuol dire: Associazione Volontari Italiani del Sangue; è quindi una Associazione a carattere lnazionale diffusa in tutta Italia.
  • L'Avis "nasce" nel 1927 dall'idea di un medico, il Dottor Vittorio Formentano che, con un primo gruppo di volontari, dà inizio a quella che diventerà poi la più numerosa Associazione di donatori di sangue sia in Italia che nel mondo.
  • L'Avis si costituisce con atto pubblico nel 1946 ed ottiene il riconoscimento giuridico con la legge n° 49 del 20 Febbraio 1950.
  • La sede legale dell'Associazione è a Milano; attualmente gli uffici della Sede Nazionale sono collocati in Via E. Forlanini, 23.
  • L'Avis ha un proprio Statuto ed un Regolamento di attuazione cui sono vincolati tutti gli aderenti. Lo Statuto è conforme alle disposizioni di legge sia in materia trasfusionale (legge n° 107 del 4 maggio 1990) sia in materia di volontariato (legge n° 266 del 11 agosto 1991).
  • All'Avis possono aderire gratuitamente sia coloro che donano volontariamente e anonimamente il proprio sangue, sia coloro che, pur non potendo per motivi di inidoneità a fare la donazione, collaborano gratuitamente alle attività di promozione, proselitismo e organizzazione.
  • L'Avis è una Associazione di volontari: volontari sono i donatori e volontari sono i suoi dirigenti.
  • L'Avis è quindi una Associazione che fonda la sua attività principalmente sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana.
  • L'Avis è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura ben articolata, suddivisa in in sedi Comunali (o di base), Provinciali (o equiparate), 22 Avis Regionali (in Trentino Alto Adige sono presenti 2 sedi, mentre la sede in Svizzera, fondata da emigranti italiani negli anni ’60, è considerata come Regionale) e una sede Nazionale , il cui organo principale è il Consiglio Nazionale.
  • L'Avis è una Associazione che non ammette alcuna discriminazione ed esclude qualsiasi fine di lucro.
  • L'Avis infine partecipa, in regime di convenzione, con il Servizio Sanitario Nazionale alla raccolta del sangue con proprie strutture e personale.

Pensare alla vita

Il sangue umano è un "prodotto" naturale, spontaneo, non riproducibile artificialmente, indispensabile alla vita. È anche una fonte di energia rinnovabile ed è quindi possibile privarsi di una parte di esso senza avere danni, perché l'organismo lo reintegra prontamente. Donare sangue volontariamente e con consapevolezza rappresenta un gesto importante: vuol dire infatti rendere concreta la propria disponibilità verso gli altri ed anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un "patrimonio"" collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno.

Oggi mi sento bene

Donare sangue periodicamente garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato di salute, attraverso le visite sanitarie e gli accurati esami di laboratorio. Il donatore ha così la possibilità di conoscere il proprio organismo e di vivere con maggiore tranquillità, sapendo che una buona diagnosi precoce gli eviterà l'aggravarsi di disturbi latenti. Per l'Avis la tutela della salute del donatore è fondamentale.

Tutti insieme possiamo farcela

L'Italia importa gran parte degli emoderivati di cui ha bisogno, con una elevata spesa per il Servizio Sanitario Nazionale ed un maggior rischio di trasmissione di malattie, poiché il sangue da cui essi sono ottenuti non sempre proviene da donatori volontari, periodici ed attentamente controllati. Dobbiamo quindi renderci progressivamente autosufficienti, per ridurre i costi ma soprattutto per una maggiore garanzia sulla origine e qualità del sangue. Una via da percorrere in questa direzione c'è già: la donazione mirata. Essa consiste nel prelevare solo una parte del sangue (plasma, piastrine, ecc.) e restituire il resto al donatore. Queste tecniche indicate globalmente con il nome di "aferesi", dovranno trovare una applicazione sempre più estesa, proprio per favorire un uso più razionale del sangue.

Tutti possiamo donare?

Per essere donatore di sangue occorre avere buona salute e almeno 18 anni, pesare almeno 50 kg, e non avere sofferto di malattie importanti (ad esempio affezioni cardiovascolari, ulcera gastroduodenale, ecc.); in ogni caso il colloquio con il medico ed appositi esami di laboratorio verificheranno l'idoneità alla donazione.

Tuttavia, in rapporto al rischio di trasmissione di gravi malattie infettive, vi sono delle condizioni che impongono l'autoesclusione dalla donazione.

Le donne in età fertile possono donare sangue al massimo due volte all'anno, non debbono farlo durante le mestruazioni o la gravidanza e per un anno dopo il parto.

Per legge il lavoratore dipendente ha diritto ad una giornata di riposo ed alla corresponsione della normale retribuzione, in concomitanza con la donazione.

Che cosa devo fare?

Rivolgiti alle sedi Avis della tua Regione per avere informazioni sui servizi di raccolta sangue o trasfusionali operanti nella tua zona. Non occorre prendere appuntamento, occorre invece essere a digiuno; ti verranno richieste alcune notizie sulla tua salute, seguirà la visita medica, il prelievo di sangue e le analisi approfondite per la verifica della idoneitè a donare.

L'autoesclusione alla donazione

Fermo restando l'aiuto del medico trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: assunzione di droghe;

  • rapporti omosessuali; rapporti sessuali con persone sconosciute negli ultimi sei mesi; epatite o ittero; malattie veneree; positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL); positività per il test Aids (anti-HIV 1); positività per il test dell'epatite B (HBsAg); positività per il test dell'epatite C (anti-HCV); rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse nell'elenco.

Il compito primario dell'Avis à quello di ottenere l'iscrizione di un numero di soci donatori adeguato alle necessità trasfusionali nazionali e di fare in modo che tutto il sangue disponibile venga prelevato ed utilizzato proficuamente. Per questo l'Avis adotta e sviluppa a tutti i livelli associativi ogni iniziativa al fine di promuovere, coordinare e disciplinare il volontariato del sangue, ed in particolare:

  1. svolge opera di stimolo della solidarietà attraverso il proselitismo e la propaganda a favore del dono del sangue e degli emocomponenti;
  2. cura la chiamata dei donatori per l'effettuazione dei prelievi;
  3. attua e persegue ogni impegno per diffondere una medicina preventiva verso i propri associati;
  4. partecipa alla programmazione ed alla gestione dell'intero servizio trasfusionale, in conformità al disposto della Legge n° 107/90 e sue applicazioni;
  5. contribuisce all'approfondimento tecnico, scientifico ed organizzativo dei problemi promozionali, organizzativi, trasfusionali ed immunoematologici anche in relazione al trapianto di organi e promuove l'informazione sulla donazione del midollo osseo, su ogni altra terapia alternativa e integrativa della emotrasfusione e sulle novità scientifiche immunotrasfusionali tra i propri associati;
  6. vigila per il migliore utilizzo e la distribuzione ottimale del sangue raccolto, degli emocomponenti e dei loro derivati nonché per un pronto utilizzo delle eccedenze;
  7. promuove e sviluppa attività di coordinamento tra le Associazioni diù volontariato e fra quelle del sangue in particolare per una maggiore diffusione dei valori della solidarietà e per un migliore impegno del volontariato, nell'ambito delle competenze ad esso attribuire dalla legge;
  8. promuove e coordina, nel settore sociale e sanitario, attività accessorie e complementari rispetto alla donazione ed alla raccolta del sangue.

"Tutto scorre", "panta réi", diceva il filosofo greco Eraclito. Questo principio, secondo cui l'essenza delle cose ´ il movimento, potrebbe avere nel sangue il suo simbolo per eccellenza. Nel nostro organismo ne circolano in media cinque litri. Al suo movimento e alla sua efficienza è legata la nostra vita. Composizione: il sangue ´ un tessuto "speciale" liquido, vischioso, opaco, costituito per il 45% di cellule (globuli) e per il 55% di plasma. Il volume di sangue corrisponde a circa 1/12 del peso corporeo.

Esercita numerose funzioni:

  • respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica);
  • nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti);
  • escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi destinati a distruggerli);
  • termoregolatrice (distribuisce il calore);
  • regola l'equilibrio idrico (per mezzo del plasma);
  • difesa (trasporta i globuli bianchi con le piastrine e le altre sostanze che favoriscono i processi di coagulazione).

Esso è così formato:

  • Parte corpuscolata.
    • Globuli rossi.
    • Globuli bianchi.
    • Piatrine.
  • Parte liquida
    • Plasma.
    • Siero.

Globuli rossi

Hanno la funzione di trasportare l'ossigeno ai tessuti eliminando l'anidride carbonica. Presiedono alla regolazione acido-base del sangue. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). Il numero dei globuli rossi, di media, va da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.

Globuli bianchi (o leucociti)

Hanno una funzione di difesa dell'organismo. Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate nell'organismo, altri servono alla formazione di anticorpi. Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti. I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.

Piastrine

Sono i più piccoli elementi del sangue. In un millimetro cubo di trovano circa 300.000 piastrine. La loro durata media ù brevissima, da 3 a 5 giorni. La loro funzione ù importante nella coagulazione del sangue.

Plasma

Rappresenta la parte liquida del sangue. È un liquido giallo oro composto da svariate e complesse sostanze. Si può dire che i più importanti elementi e complessi chimici vi sono presenti: minerali (calcio, sodio, potassio, ferro, rame, fosforo, ecc.) sostanze grasse, sostanze zuccherine, ma soprattutto sostanze proteiche. Le funzioni del plasma sono numerose; la sua funzione fondamentale è quella di mantenere costante il volume del sangue circolante e di cedere ai tessuti e alle cellule sostanze prevalentemente di tipo nutritivo. È inoltre compito del plasma di raccogliere tutte le sostanze di rifiuto derivante dal metabolismo delle cellule e di eliminarle attraverso i reni e il sudore.

Siero

Utilizzato per la ricerca di anticorpi specifici di cui un ammalato ha bisogno, sia a titolo preventivo (es. sieroterapia antitetanica) sia a titolo curativo quando la malattia infettiva si è giè manifestata. Appare quindi evidente quanto il sangue, con i suoi componenti, sia per molti ammalati unico e insostituibile fattore di sopravvivenza.

Di seguito vengono descritti i diversi metodi di prelievo del sangue. Se fossero necessarie altre informazioni, i nostri direttori sanitario saranno ben lieti di fornirvele presso la Sede previo appuntamento.

I tipi di prelievo si dividono in:

  • Sangue intero.
  • Plasmaferesi.
  • Aferesi

Sangue intero

La tecnica più consolidata e più antica consiste nel prelevare il sangue intero tramite appositi contenitori in plastica (sacche). La durata di tale prelievo è di circa una decina di minuti Il materiale utilizzato per i prelievi è monouso (viene usato cioè una sola volta), nuovo di fabbrica, sterilizzato e mantenuto tale in confezioni sottovuoto. In tal modo è evidente l'assoluta mancanza di rischio di contagio, per il donatore poiché il sangue passa esclusivamente in circuito chiuso. La quantità di sangue che mediamente viene sottratta ad ogni prelievo è stabilita per Decreto Ministeriale in 450 centimetri cubi più o meno il 10%, pari a circa il 10% del sangue presente nell'organismo umano. In realtà viene prelevata una quantità da 350 a 450 ml di sangue, in funzione della massa corporea del donatore. L'intervallo tra una donazione di sangue intero e l'altra non deve essere inferiore a 90 giorni. La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4 nell'uomo e a 2 nelle donne in etè fertile. Questo intervallo serve a garantire che, il midollo osseo, deputato a produrre le cellule del sangue, abbia il tempo di rigenerarle.

Plasmaferesi

Un donatore normalmente dona da 350 a 450 ml di sangue. Circa la metà di questo è composto da globuli rossi, che portano ossigeno dai polmoni a tutte le parti del corpo. Una piccola parte é costituita da globuli bianchi e da piastrine. La rimanente parte, più della metà, è un liquido chiamato plasma il quale contiene varie sostanze tra cui: proteine, anticorpi e fattori della coagulazione, vitali per la prevenzione ed il trattamento di molte malattie. Il plasma si rigenera molto rapidamente, di solito è una questione di ore, e se si effettuano donazioni di solo plasma, l'intervallo fra una donazione e l'altra può essere molto limitato, senza nessuna conseguenza negativa. Il metodo di prelievo del solo plasma, si chiama plasmaferesi. È auspicabile che ogni donatore effettui almeno una plasmaferesi all'anno. Nei Servizi Immunotrasfusionali si esegue la plasmaferesi con l'ausilio di apparecchiature che prelevano il sangue e lo separano per filtrazione e restituiscono i globuli rossi al donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questo metodo è più lungo di una normale donazione, in compenso la perdita complessiva di tempo è contenuta in quanto si effettua su appuntamento. Gli intervalli consigliati sia per gli uomini sia per le donne sono di 40 giorni.

Aferesi

Per aferesi si intende un procedimento mediante il quale si preleva dal circolo sanguigno del donatore il sangue, che viene frazionato nei suoi componenti. Vengono così trattenuti e convogliati in una sacca di raccolta gli elementi di cui si necessita mentre vengono reimmessi al donatore tutti gli altri. Questa procedura avviene con l'ausilio di una macchina computerizzata detta separatore cellulare. Mediante questa tecnica si possono prelevare separatamente: globuli rossi (eritrocitoaferesi); globuli bianchi (leucoaferesi); piastrine (piastrinoaferesi); plasma (plasmaferesi). Gli intervalli consigliati sia per gli uomini sia per le donne sono di 40 giorni.

 

Esame Valore Minimo Valore Massimo Conseguenze per valori fuori norma
Globuli rossi: hanno il compito di portare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti dell'organismo e l'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. 4,5 milioni per mm³ 6 milioni per mm³ La carenza di globuli rossi porta ad anemie, l'eccesso a problemi circolatori.
Globuli bianchi: hanno il compito di difendere l'organismo dalle aggressioni di virus e batteri e regolare l'immunità. 4.000 per mm³ 10.000 per mm³ La carenza di globuli bianchi porta a frequenti infezioni; aumentano in molte malattie infettive.
Piatrine: hanno il compito di evitare le emorragie, favorendo la coagulazione del sangue. 140.000 per mm³ 440.000 per mm³ La carenza porta ad emorragie, anche spontanee; l'eccesso predispone a trombosi.
Ves: è la velocità di sedimentazione (deposito) dei globuli rossi nel plasma. 1 mm/h 15 mm/h L'aumento indica infiammazione o altre patologie nell'organismo.
Sideremia: indica il ferro presente in circolo disponibile per la produzione di emoglobina. 60 µg/dl 160 µg/dl La carenza di ferro può causare anemia; un eccesso può provocare alterazioni ai tessuti (fegato, cuore, ecc.).
Ferritina: indica il ferro presente nei tessuti di deposito, ossia la riserva in ferro. 13 ng/dl 177 ng/dl La carenza di ferro può causare anemia; un eccesso può provocare alterazioni ai tessuti (fegato, cuore, ecc.).
Emoglobina: presente nei globuli rossi, contiene il ferro con cui lega l'ossigeno per trasportarlo dai polmoni ai tessuti. 13 g/dl 17,5 g/dl Diminuisce nelle anemie e di solito aumenta in modo proporzionale all'aumento dei globuli rossi.
ALT o GPT: è un enzima presente in vari organi (fegato, muscoli, ecc.); è indispensabile per il metabolismo delle cellule. 1 mU/ml 40 mU/ml Aumenta se le cellule ove è contenuto si rompono (lisi) per sforzi muscolari, eccesso di alcool, infezioni del fegato.
Glucosio: è la principale fonte di energia per le cellule. 70 mg/dl 120 mg/dl Diminuisce nel digiuno, aumenta dopo i pasti o se è alterato il suo ingresso nelle cellule (diabete).
Colesterolo: fa parte di ogni nostra cellula; è presente in tutti gli alimenti do origine animale. 140 mg/dl 240 mg/dl È normale se la dieta è povera di grassi animali. L'aumento predispone a malattie cardiovascolari.
Trigliceridi: sono i grassi in cui l'organismo trasforma l'eccesso di calorie introdotte con l'alimentazione. 54 mg/dl 171 mg/dl I livelli sono bassi se la dieta egrave; equilibrata, l'aumento predispone a malattie cardiovascolari.
Proteine totali: rappresentano tutti gli importanti costituenti proteici del sangue (albumina, globuline, anticorpi, fattori della coagulazione). 6 g/dl 8 g/dl Diminuiscono per effetto di assorbimento o di sintesi o per eccessiva perdita del rene.
Creatininemia: indica la capacità del rene di filtrare il sangue depurandolo nella creatinina (scoria). 0,6 mg/dl 1,4 mg/dl Aumenta nelle gravi malattie del rene.
Azotemia: come la creatinina è indice di funzionalitè renale. 15 mg/dl 55 mg/dl Risente in modo particolare di una dieta ricca di proteine.

 

 Ultimo aggiornamento: 08/05/2017

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